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C'è chi ha trasformato il latte in mattoni, sviluppando un nuovo processo produttivo basato sull'ecnonomia circolare.
Protagonista dell'impresa è un giovane inventore
industriale della Sardegna, Giangavino Muresu,
oggi Amministratore Delegato della startup innovativa Milk
Brick ("mattone di latte").
"Iniziai la ricerca nel 2011 - spiega - con l'idea di risolvere il
problema relativo all'eccessivo consumo di acqua dolce
nell'industria edilizia e quello inerente lo smaltimento degli
scarti del latte nell'industria casearia".
Facendo specifico riferimento al processo, il latte di scarto viene
lavorato tramite un sistema di separazione dal quale si ottiene
acqua e caseina.
"La prima - aggiunge Muresu - la utilizziamo nei processi di
miscelazione dell'industria edilizia per eliminare completamente
l'utilizzo di acqua dolce, mentre la caseina viene trasformata
tramite un processo di estrusione in fibra di latte, utilizzata poi
come additivo altamente traspirante e antibatterico per i beni che
realizziamo.
Negli ultimi otto anni Milk Brick ha sviluppato centinaia di
prodotti per diversi settori industriali e per il
futuro sono già in cantiere altre idee, come ad esempio i mattoni
isolanti termici e l'eco calcestruzzo.
I prodotti sardi stanno riscontrando grande interesse soprattutto
negli Stati Uniti, Cina, Russia e Australia.
In merito ai riconoscimenti, Milk Brick ha vinto a Roma, durante la
finale del Premio Gaetano Marzotto, il Premio Speciale
Italcementi Heidelberg Cement Group.
Fonte: cliclavoro.gov
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