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Il lavoro da remoto (lavorare a casa propria per conto di un'azienda) è una pratica non ancora troppo diffusa in Italia.
Si fa fatica a 'staccarsi' dai concetti legati al
contatto, al monitoraggio ed alla
pressione.
Operare da remoto porta il vantaggio di poter gestire il proprio
tempo e la propria produttività, scegliendo magari di lavorare il
sabato o la domenica e di prendersi una mezza giornata libera nel
corso della settimana.
Le aziende, tuttavia, forse non sono ancora del tutto pronte ad
affrontare tale percorso e sono ancora molto lente
nel processo di adeguamento. Il motivo principale è che si chiedono
di continuo come faranno a valutare il lavoro del
proprio dipendente, come fare a motivarlo o a massimizzare la sua
produttività, non potendolo tenere continuamente sott'occhio". Una
risposta interessante a queste domande si potrebbe trovare andando
a guardare come funzionano aziende come Product Hunt e
WordPress, nate proprio per sfruttare il lavoro da
remoto.
"La visione del lavoro da remoto, come categoria separata
rispetto a quello tradizionale, è destinata a finire nel giro di un
decennio o due" - sottolinea Naval Ravikant, fondatore di
AngelList.
"Gli strumenti - aggiunge - non sono ancora sufficienti per
effettuare questa transizione, ma migliorano giorno dopo giorno.
Saremo partecipi di un'era in cui le aziende assumeranno soltanto
per lavori da remoto. Ci dobbiamo preparare a questo scenario,
anche se ci vorrà del tempo. Sarà un processo lungo e a tratti
doloroso, ma è ormai inarrestabile"
Fonte https://startupitalia.eu
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