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Inventarsi un lavoro non è semplice, soprattutto in Italia ed al sud.
Ma è possibile e anche nel Vallo di Diano gli esempi sono
diversi. Tra questi, quello di Antonio e
Giosy Gallo, di Teggiano. Che da circa 2 anni
hanno avviato un'attività legata alla lavorazione del
polistirolo ed alla pantografatura. Polidesign,
infatti, è presente ed operativa a Teggiano, nella frazione Prato
Perillo.
Li abbiamo incontrati per scoprire qualcosa in più
- Com'è nato tutto?
(GIOSY) Sono un tecnico e mi capiva di disegnare degli interni e di
sbizzarrirmi nel design. Diverse volte, però, una volta presentato
il progetto alle maestranze, non si riusciva a realizzare quanto
prodotto. Così, anche a seguito di quanto proposto da mio fratello,
che aveva già lavorato con il polistirolo, abbiamo deciso di
allargare gli orizzonti. Abbiamo iniziato a fare delle ricerche,
girando l'Italia e monitorando macchinari. Fino ad arrivare a
progettare il nostro macchinario, un combinato venuto fuori dopo
diverse prove. In pratica si tratta di 3 macchine in una. E così
abbiamo avviato l'attività, dividendoci i compiti
- In cosa consiste questa
attività?
Tagliamo e lavoriamo il polistirolo, eseguendo anche finitura e
resinatura. Il polistirolo, infatti, dà la forma mentre la
consistenza è data dal rivestimento. La nostra attività abbraccia
sì il polistirolo, ma anche altri materiali. Ogni giorno è diverso.
A volte si sta sul cantiere, altre si disegna e progetta ed alte
ancora si taglia ed assembla. Ad ogni modo curiamo tutte le fasi,
dal progetto alla realizzazione
- Quali i principali
lavori?
Lavoriamo principalmente con imprese edili. L'area di intervento è
vasta. Si va dai controsoffitti, al design, passando per
coibentazione, modellazione e scenografia. Riusciamo a fresare
tutto. Ogni lavoro ha la sua particolarità, anche se, naturalmente,
le scenografie danno maggiore visibilità
- Avviarsi non è semplice,
soprattutto per quanto riguarda le risorse economiche. Voi come vi
siete regolati?
Abbiamo inizialmente cercato di attingere a finanziamenti per le
microimprese, ma senza fortuna. Così ci siamo gradualmente
autofinanziati, facendo riferimento a risorse personali
- Qual è il bilancio di questi primi
2 anni?
Buono. Soprattutto nella fase iniziale non ci aspettavamo riscontri
così positivi. Lavoriamo sia nel Vallo di Diano che fuori e
dobbiamo dire che il territorio ha risposto bene. Non ci siamo
fatti molta pubblicità, utilizzando per lo più il passaparola,
anche perché le persone vogliono vedere nella pratica ciò che si
fa
- Le principali
difficoltà?
Far comprendere tutte le proprietà di questo materiale. Il
polistirolo, infatti, è ancora considerato un materiale scadente e
di imballaggio, ma così non è. Ha diverse proprietà, si lavora
facilmente e permette di fare più cose. Per esempio, a differenza
del cartongesso, modella e coibenta il soffitto nello stesso tempo.
Un'altra criticità è rappresentata, poi, dall'annosa questione
legata alla burocrazia ed ai pagamenti
- E per il
futuro?
Abbiamo in progetto, tra le altre cose, di creare una linea tutta
nostra per interni ed esterni. Ma per ora preferisco non dire di
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