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La situazione non è delle migliori, si sa.
Il Covid 19 ha messo in ginocchio diverse aziende ed attività
commerciale e fatto segnare un deciso rallentamento.
Nonostante questo, tuttavia, il bilancio tra aperture e chiusure resta
positivo. Nel secondo trimestre di quest'anno, infatti, si è
registrato un aumento di 19.855
unità.
Il dato, pur nella positività del saldo, a causa dell'impatto
generato dal COVID-19, segna un calo di oltre il 32% rispetto alle
29.227 nuove attività registrate nello stesso periodo del 2019.
Sono i principali dati che emergono dall'analisi trimestrale
Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del
Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.
Dal punto di vista geografico, il saldo attivo è diffuso in
tutte le regioni italiane, con il sud e le isole in particolare
evidenza: le 8.905 imprese in più nel meridione rappresentano,
infatti, il 45% dell'intero valore nazionale.
Il saldo più elevato si è registrato in Campania, che ha chiuso il trimestre con
3.143 imprese in più
rispetto al 31 marzo scorso. A seguire ci sono il Lazio (+2.386),
la Lombardia (+1.920) e la Puglia (+1.859). Per le imprese
artigiane, la regione migliore è stata il Lazio, dove si è
registrato il saldo più elevato tra aperture e chiusure: 1.257
unità.
Per informazioni più dettagliate, si può consultare il sito di
Movimprese.
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