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Stanno facendo il giro del web le dichiarazioni dell'imprenditore salernitano che sostiene di cercare 60 autisti a 3mila euro al mese, senza riuscire a trovarli.
La ricerca è effettuata per conto di Napolitrans. Il lavoro, stando a quanto dichiarato
dall'amministratore della società, Gerardo
Napoli, prevede un impegno di 9 ore al giorno per 5 giorni,
retribuito con 3mila euro netti al mese.
"La mia azienda consegna alimentari alla grande distribuzione- sottolinea Napoli. Siamo arrivati a 80 milioni di fatturato ma potremmo fare di più. Il nostro giro d'affari è limitato dalla mancanza di personale. Per fare il camionista - aggiunge - ci vuole la patente E. Per prenderla servono 6mila euro circa e 6 mesi di studio. Non tutti hanno la costanza e i soldi".
Analizzando oggettivamente il tutto, bisogna sottolineare che, in effetti, sborsare tale cifra per conseguire la patente richiesta, dovendo, comunque, anche dedicare del tempo allo studio, non è una cosa semplicissima.
Se non ci fosse questa variabile, quasi certamente gli autisti
si troverebbero (pur essendo un lavoro sacrificante).
Verrebbe, tuttavia, da chiedersi: se degli imprenditori hanno
l'urgenza di trovare autisti e se gli stessi o gli aspiranti non
hanno i mezzi per conseguire la patente richiesta, perché non si
trova una via di mezzo?
L'imprenditore potrebbe dare una mano al suo futuro autista,
permettendogli di ottenere quanto necessario, o prevedendo una
serie di agevolazioni e poi, una volta formalizzato il rapporto, si
potrebbe trovare una formula per "compensare" quanto fatto.
E' chiaro che attuare tutto ciò, facendo riferimento a 60 persone, sarebbe complicato.
Ma potrebbe contribuire a sbloccare lo stallo esistente?
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