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Ci sono generazioni che usufruiscono di congiunture economico-sociali, politiche ed occupazionali favorevoli (in diversi casi gli ultimi due aspetti sono collegati).
Ce ne sono altre chiamate a "pagare" i privilegi e gli eccessi
degl'anni precedenti, ponendosi come traghettatrici verso quelle
immediatamente successive. E' forse il caso dei nati
orientativamente tra la metà degl'anni '70 e la fine degli '80.
Si sono formati ed hanno studiato, senza però avere grandi
opportunità post diploma/laurea, legate
all'inserimento lavorativo.
Le principali "valvole di sfogo" dei 20enni di 10-15 anni fa erano
rappresentata dal Servizio civile (anche se non
era semplice essere scelti) e da corsi di formazione rimunerati
che, oltre ad un attestato di partecipazione, offrivano poco. Chi
li ha preceduti, pur non usufruendo di troppi agi, ha avuto, sulla
carta, maggiori possibilità di inserimento nel mondo del lavoro.
Erano tempi in cui la politica poteva incidere ed
ha inciso maggiormente sulle dinamiche occupazionali. Certo, non
sono mancati i sacrifici da parte di molti. C'è chi si è trasferito
in altre aree d'Italia e del mondo, riuscendo, in qualche caso, a
far fortuna.
Per quel che riguarda la situazione attuali, i giovani con meno di
30 anni hanno, sulla carta, diverse possibilità in
più rispetto agli under 30 di 10-15 anni fa. Basti considerare le
agevolazioni del Governo in materia di politiche del lavoro ed il
progetto "Garanzia Giovani" destinato a giovani fino ai 29
anni.
Questo, tuttavia, non presuppone un futuro più luminoso rispetto a
quello di chi li ha preceduti.
Una buona parte dei 30/40enni di oggi, che non è riuscita ad
inserirsi e "sistemarsi", pare collocata in una sorta di
"limbo" dal quale non è semplice venir fuori. Un
limbo composto da elementi variabili ed a volte contrastanti, tra i
quali rassegnazione, precarietà, scarso coraggio e
frustrazione.
Non si intende assolutamente fare differenze o creare
alibi ad una generazione a dispetto dell'altra. In
molti casi si è il principale responsabile della propria situazione
economico-sociale.
"Una generazione pianta gli alberi, un'altra si prende l'ombra" -
recita un proverbio cinese.
Non dovrebbe essere sempre così!?
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