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Nel decreto Sostegni Bis è previsto un pacchetto di interventi a favore del lavoro.
A cominciare dal cosiddetto "contratto di rioccupazione", applicabile in tutti i settori produttivi. In dettaglio, si tratta di un contratto a tempo indeterminato che prevede un percorso di formazione e un periodo di prova per un massimo di 6 mesi, con uno sgravio del 100% sui contributi relativi al semestre di formazione. L'esonero dal versamento dei contributi è, tra l'altro, cumulabile con altri incentivi (per esempio quelli per le assunzioni di giovani e delle donne), ma non può superare il valore di 6 mila euro.
Via libera, poi, a 40 miliardi di interventi in favore di imprese e famiglie. E' prevista una norma che assegna alle aziende (con perdite di almeno il 30% dei ricavi) la possibilità di stipulare un contratto di solidarietà che porta la retribuzione al 70%. Tutto ciò a patto che l'azienda si impegni a non licenziare.
Altri interventi riguardano la conferma del reddito di emergenza e di altri 2 mesi di indennità
ad hoc per stagionali e lavoratori del
turismo.
Spazio anche per nuovi ristori
destinati alle imprese colpite dalla pandemia.
Oltre all'indennizzo, calcolato sulla base della perdita di fatturato, è introdotto un ristoro che tiene conto dei costi fissi e dei risultati d'esercizio, prevedendo un contributo in 2 tempi, con un conguaglio alla fine dell'anno, in base ai dati di bilancio.
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