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Metà dei giovani italiani vive in condizioni peggiori rispetto ai proprio genitori alla loro età.
E' quanto emerso dall'ultimo rapporto del Censis.
Gli ultimi mesi caratterizzati dall'emergenza Covid, al riguardo,
hanno probabilmente amplificato questo "stacco" e le
differenze.
Secondo l'approfondimento tra la categoria più "garantita"
rientrano gli statali (3,2 milioni i
dipendenti pubblici).
Molto meno "protetto", invece, risulta il settore privato (53,7% di occupati nelle piccole
imprese e 28,6% presso grandi aziende).
Mentre a passarsela peggio di tutti sono le partite Iva.
A soffrire particolarmente è la categoria del lavoro autonomo. Molti commercianti, artigiani e
professionisti, infatti, sono rimasti senza incassi e fatturati,
riuscendo a rimanere a galla solo per il 23%.
In generale sarebbero 400mila i lavoratori che non hanno
ricevuto il rinnovo del contratto nel secondo trimestre del 2020,
restando disoccupati.
Il Censis, infine, registra una difficoltà assoluta di sviluppo per
i giovani. Il 50,3% di loro vive,
infatti, in una situazione peggiore di quella vissuta dai genitori
della loro età.
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