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Il vetro è oggi diventato materiale indispensabile per l'agio della vita umana.
Il suo massiccio impiego è dovuto alla
realizzazione di macchinari che hanno permesso una
lavorazione della materia che l'uomo, con l'uso esclusivo delle
proprie braccia, non avrebbe mai potuto eseguire. Infatti, fino al
1800 la tecnologia permetteva la costruzione di
manufatti vetrosi per l'utilizzo pratico ed
artistico, ma c'erano difficoltà nel realizzare lastre, anche di
medie dimensioni, per finestre o porte. Inoltre, tali lastre non
erano mai perfettamente piane e prive di
bolle.
Proprio l'impossibilità di realizzare lastre di
vetro di grandi dimensioni, aveva fatto si che per
eseguire una vetrata ad una finestra, si costruisse un reticolo in
piombo. Nei rettangoli e nei cerchi, a loro volta, venivano
inseriti e fermati i vetri che andavano a formare la vetrata. Un
lavoro difficile, che originò anche opere d'arte,
perché in modo analogo e con l'utilizzo di vetri colorati, si
realizzarono immagini che, ancor oggi, fanno bella mostra di sè in
molte finestre delle antiche cattedrali cristiane
europee.
Era però usuale, fino al secolo scorso, vedere case prive di vetri
alle finestre, sostituiti dalla così detta
impanata, cioè tela di lino cerata, che veniva
stesa e tenuta tesa da dei chiodi sui montanti delle finestre.
L'uso dell'impanata non permetteva di far entrare vento e acqua
all'interno dell'abitazione, ma costituiva anche uno spesso filtro
per la luce diurna, determinando una scarsa illuminazione degli
ambienti. Tutto ciò perché il vetro era un materiale
costoso. Infatti per realizzare i piccoli
rettangoli o i tondi in vetro, da incassare nel piombo,
tecnicamente si procedeva come per realizzare una bottiglia,
forgiandone la base e successivamente staccandola dalla parte
superiore, mediante un taglio.
Lo stesso vetro veniva realizzato, dopo un lungo processo di
preparazione, con sabbia e soda, fusi ad alte
temperature, con un sistema che richiedeva molta energia termica.
Più o meno allo stesso modo avveniva la realizzazione dei vetri per
gli specchi,
Alla fine del XVIII secolo si potevano ottenere, con questo
procedimento, specchi alti al massimo 50 pollici, circa 120
centimetri. Attualmente gli specchi sono ottenuti per la stesura di
un sottilissimo strato di argento, su di un lato del vetro,
trattato chimicamente. Se si escludono gli artigiani veneziani e
pochi altri, che producono e lavorano ancora artisticamente il
vetro, oggi tutti i manufatti vengono prodotti tramite macchinari
altamente sofisticati, lasciando all'uomo l'uso opportuno, per una
vita più facile, più agevole e più comoda.
Fonte: http://www.mestieriartigiani.com/
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